lunedì 18 maggio 2009

Su 2.000 bambini 1 bambino nasce con ambiguità genitali.

 

Ammalatasi da ragazza, il salesiano d.Maggio, vero apostolo itinerante, l’aveva educata all’allegrezza interiore. La sua spiritualità, a ben vedere, era salesiana. M.Q., d’intelligenza viva, di suo tendeva all’umorismo.

 

M.Q. incarnava l’ideale isaiano di Gesù. Offrire la vita a Dio per gli uomini, ammantando l’umanità di misericordia e di amore. Era preghiera, solo preghiera. Preghiera ontologica. Preghiera di intercessione, soprattutto di lode. Si viveva come amata, amatissima, con stupore giornaliero. I Tre Divini: la sua Famiglia, il suo domicilio, la sua patria, la sua terra, il suo humus, i suoi geni, la sua mente, il suo essere stesso, sempre effuso e profuso. Eucaristicamente.

Era Trinità, era Unità e Molteplicità, era Dio. Era Cristo, era Spirito, era Tutto, era l’Amore.

 

“Grazia” è essere assimilati a Dio-Amore da Dio-Amore.

 

Dio è Trinità perché è Amore, non è Amore perché Trinità.

 

L’Abbà di Gesù non è traducibile oggi con “Papà”, ma con “Amore”. L’appellativo che una madre rivolge al suo bambino, un ragazzo al suo pulcino.

 

Lunedì 18 maggio. Ore 5,05. Piovono in “sogno” alla sua destra e alla sua sinistra, materni e custodienti, due scheletri stellanti. Il certosino vi riconosce la fantastica coppia delle sorelle evangeliche svizzere, lucanamente “piene di Spirito Santo”. Il certosino, che di loro non ha più notizia, intuisce che sono già morte e vive in Dio (scheletri stellanti). S’impegnano a proteggerlo nell’ultimo impervio tratto del cammino.

Subito dopo scorge in “sogno” il vano d’ingresso del suo appartamento. Invaso di ombre mobili. Il primo moto è di panico. Il certosino paventa che siano demoni. Qualcuno, dentro di sé, lo induce a rimanere sul campo e a vedere con obiettività. Sulle pareti molti profili di tori che lo guardano minacciosi. Il certosino, appena “sveglio”, intuisce che i tori sono i “principati” vaticani, ormai prossimi (vano d’ingresso) alla sanzione. Non deve temerli: sono ombre.

 

Il bene dell’uomo va attribuito solo a Dio. Il peccato dell’uomo a Satana come a causa induttiva e incrementante, all’uomo come a causa determinante. L’imperfezione delle cose alla creazione di Dio, che non può creare altri Se stessi, in questo caso altre Se stesse.

 

Torino 21 aprile 1978

Dio solo è il mio Tutto!

“…So sempre dove trovarti, nel Cuore della Trinità e ti scriverò solo quando sono spinta interiormente a farlo…

Dio ha attirato la tua anima nel deserto. Ne dà prova la tua attuale situazione. Molto meglio di me sai che il deserto non è un luogo dove vivere lontano da tutto e da tutti, ma è una situazione interiore, permanente, che richiede una spogliazione totale, continua. Più ci fermiamo a guardare Cristo sulla croce, più comprendiamo come dobbiamo spogliarci di tutte le sicurezze umane e che, una volta poveri e nudi, Cristo ci invita a buttarci nelle braccia del Padre. “La attirerò a Me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore” (Os 2,16).

Il Padre ti ama di Amore tenero, preferenziale, per questo ti setaccia… Solo se ci lasciamo possedere totalmente dal Suo Amore, dalla Sua Volontà, salute malattia apostolato tutto è messo sullo stesso piano. Amore = piacere a Dio solo, essere come Gesù la compiacenza del Padre. Non dimentichiamo che Gesù è piaciuto al Padre sempre, dalla culla alla croce.

E come a Gesù, anche a te, caro d.Franco, è riservato un cammino di fecondo apostolato. Come Gesù, farai conoscere alle anime l’Amore del Padre. Come Gesù, camminerai fra gli applausi di alcuni e il crucifige di altri. Lo Spirito Santo sarà tua guida e tua Luce, la Mamma il tuo ristoro, il Cuore della Trinità la nostra meta…”. M.Q.

 

Parole interiori di Gesù a M.Q.

“…Ho posto il Mio trono nel cuore dell’uomo, ma questi non Mi conosce e poco Mi ama. Quante Mie creature parlano di Me con le labbra ma il loro cuore è lontano da Me…”.

 

“..Tutto ho creato per la gloria dell’uomo ma l’uomo non si cura di Me, distrugge e Mi vuole distruggere. Io sono il Vivente, l’Eterno Vivente. Dillo… Ripara, ama e ripara, consola e conforta il Mio cuore per tante ingratitudini e tradimenti…”.

“…Hai visto come devi essere? Umile, semplice, serena. Verità e carità siano sempre unite…”.

 

“…Ecco come devono essere le virtù della Mia sposa, forti e delicate. E come i fiori rimangono al loro posto, là sulle piante, così tu devi rimanere là dove Io ti ho messa e dal tuo posto in silenzio emanare profumo di umiltà, di semplicità, di mansueta accettazione…”.

 

“…Sopporta con Amore le tue compagne di dolore, ama Me in loro, Io sono in loro ma loro non si curano di Me. AmaMi in tutti. In quanti avvicini adora, ringrazia, loda nel tuo segreto la Trinità, che Siamo in loro. Questo è riparare, questo è Amare e consolare…”.

 

“…In ogni persona che avvicini amaMi presente in lei. Fa’ questo atto di adorazione e di Amore dicendo: “Dio mio io Ti amo”. Fa’ come ti ho insegnato. Quanto conforto, Amore e riparazione Mi dai!”.

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