Il cardinale impose le mani sul capo del novizio profeta e invocò i carismi della sapienza e della fortezza.
Non occorre solo fare del bene, ma fare il bene.
Non si può sfuggire: o siamo fiducia e speranza o siamo sfiducia e dis-perazione.
Siamo sempre nel Dono: donati a noi stessi, donati agli altri, donati al Dono.
Nel certosino lo spirito s’affermava sempre più come io e l’io come spirito. Era diventato tutto, era diventato tutti.
La materia non è la più grande evidenza.
Gesù, impregnami di Te.
Una fede che non speri non è fede.
Il tramonto è vicino all’aurora.
Fede, speranza, amore, capacità critica disinteressata: è tutto. Capacità critica anche a costo di polemica.
Dio è orizzonte più che principio.
Dio è sempre alla fine, perché è il Fine.
Stat crux dum volvitur orbis: il motto dei certosini e del certosino.
L’eterosessualità non è perfetta, dà sull’altro da sé, l’omosessualità. Anch’essa, non perfetta, aggetta sulla eterosessualità.
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