lunedì 27 aprile 2009

Giovedì 23 aprile. Ore 20,30 circa. Parcheggio dell’Ipercoop di Bari. In auto e in attesa. Michael all’improvviso lo visita e in un attimo lo rigenera. Il Suo, invisibile, è un abbraccio fiammante. Il profeta era stato torturato per ore dall’autistico, idolo e beniamino della città ignara.

 

Riflettendo sull’ultima esperienza michaelica, notò sperimentalmente che l’azione dell’Angelo non raggiungeva la profondità di quella di Dio. Le radici del suo essere ne erano state interessate solo indirettamente (psicologicamente).

 

A M.Q., mentre dormiva, apparve improvvisamente un cagnaccio dallo sguardo letteralmente fiammeggiante. Invocò Maria. Satana ne fu come impattato ed esclamò ringhioso: “Ah, quella donna!”. Aggiunse vendicativo: “Farò blitz da tuo fratello”. Suo fratello, uomo pragmatico e concreto, dormiva nella stanza attigua. Da cui provenne, un secondo dopo, un urlo agghiacciante: aveva visto il Cane. Il medico di famiglia, chiamato d’urgenza, diagnosticò rassicurante: incubo da indigestione.

 

M.Q. fu assalita da demoni. Uno di essi aveva il volto e le fattezze di un diciannovenne bruno. Non solo. Sentì che la cosa riguardava un religioso, suo amico. Che ammise stupefatto che era insidiato da un ragazzo di diciannove anni.

 

Se avesse potuto, M.Q. sarebbe vissuta notte e giorno di fronte al Tabernacolo eucaristico.

 

Si realizzava la profezia di M.Q. sul  “deserto” del profeta: in tutti i sensi, istituzionale e non, personale e comunicativo. Unici abituali referenti due autistici. Capaci, fra l’altro, solo di accenti esclamativi di fronte ai suoi pensieri diaristici. Senza capirci ovviamente nulla.

 

Gesù gli partecipava la Sua solitudine di Logos in mezzo agli uomini palestinesi del Suo tempo, capaci solo di fraintendere.

 

Il deserto è la condizione stessa di Dio nella creazione e nella storia umana.

 

Dio è l’Incompreso, non solo l’Incomprensibile.

 

La chiesa non può più vivere di schizofrenia: come istituzione, essere antievangelica. Come individui, optare per il Vangelo.

 

Coronazione mistica. La fronte gli bruciava.

 

I morti, che in vita aveva conosciuto come scostanti e spigolosi, in “sogno” gli manifestavano disponibilità e squisitezza inusitate.

Il certosino prendeva atto della potenza trasformante della purificazione post mortem.

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