lunedì 5 gennaio 2009

La Madre, la Parola, il Suono.

 

La bilocazione aveva perduto ormai ai suoi occhi ogni aura esotica e intrigante. Era puro servizio.

 

Signore, usami per la Tua massima gloria. Però prendimi subito con Te, perché senza di Te, immediatamente colto, non posso più vivere.

 

Signore, verde e acquatile, tutta la terra per me ormai sa di deserto. E a Te, oasi vivente, tendo assolutamente implacabilmente furiosamente.

 

Se il profeta dovesse istruire un giovane candidato alla profezia, gli direbbe semplicemente: cerca anzitutto e sempre il regno di Dio e il resto (la profezia) ti sarà dato in misura fluviale.

 

In seconda battuta: chiedi a Dio di crescere in umanità. Gesù, il profeta dei profeti, fu prima Gesù di Nazaret, carpentiere e a tempo perso pescatore.

 

2009: sento che è il mio anno vigiliare. Svetterò e andrò.

 

Sapere la mia partenza così prossima, sapermi così vivamente mortale mi educa all’esercizio umilissimo dei carismi più superbi e rari (inessenziali).

 

Nessuno può costruirsi umile. L’umiltà è dono. Non è frutto di meditazioni diuturne sulla morte e sulla mortalità.

Solo lo Spirito può rendere veracemente e fisiologicamente umili.

 

In definitiva solo Dio vale, ma un Dio divinizzante. Valgono quindi il cosmo e l’uomo divinizzati, vale il regno. Ma il divinizzato non è il divinizzante. In battuta estrema e non penultima: vale solo Dio.

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