martedì 11 gennaio 2011

Non solo l’amore, anche l’intelligenza è vita.


  

Le Cattedrali dell’Io


Dall’io “cogitabondo” di Cartesio

all’io razionale e razionante di Kant

all’io appassionatamente intramondano di Heidegger

E

sullo sfondo-orizzonte

, divinamente ardente,

l’io pro-esistenziale del Cristo

 


 

Dio è anzitutto Amore, poi Trinità

In quanto Amore

, in linea di principio,

potrebbe essere

Quattrinità, Cinquinità, Millinità

Miliardinità

ossia

Moltitudine festosa di Relazioni Sussistenti

 


 

Celebre il distico medievale di Agostino di Dacia

 

Littera gesta docet, quid credas allegoria

moralis quid agas, quo tendas anagogia

 

L’Etica

necessita di Anagogia

di una scienza della Speranza umana

a partire dalla speranza

scritta a caratteri di fuoco

nelle cose e nel cosmo

 



L’Escatologia

, scienza del Fine e della fine,

senza Anagogia

è

priva del Fondamento vivente

è

s-fondata

Traguardo

senza i blocchi di partenza

Approdo

senza i remi vivi del cuore



 

Circa il Ritorno finale di Gesù Cristo

 

tutta la Chiesa cattolica

immane

nella foschia cognitiva:

alla Venuta finale

preferisce la Venuta intermedia

(l’Adventus medius di s. Bernardo di Chiaravalle)

all’Evento l’Ordine ecclesiale

alla Divina Tempesta

la Bonaccia religiosa

che chiama untuosamente “Pace”

Da quasi 2 millenni

soprattutto su questo tema principe

accidia e incredulità

le saccheggiano il cuore

“Luce del Mondo”

l’ultima opera di Benedetto XVI

esonda di questo Peccato cognitivo

 


 

Interrogativo fraterno su “La questione morale” di Roberta De Monticelli: l’Etica deve cercare socraticamente il suo Fondamento. D’accordo. Ricerca per la ricerca, ricerca all’infinito, ricerca come stile oppure ricerca per trovare? Chi trova è ancora socraticooppure dogmatico? Il dogma letificante della Verità ci libera dagli atroci scarponi dell’Eterno Viandante.

 


L’autorità, anche dottrinale, deve essere esercitata in termini sinodali.

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese