martedì 2 febbraio 2010

Giovedì 28 gennaio. Notte. Attaccano verbalmente:

 

Demonio

Uomo-demonio

Uomo nero

Assassino

Prosseneta

 

“Assassino”: scaricano la loro identità sul certosino. Uccidono lo spirito dell’uomo, soffocano la Grazia, avvelenano la Vita. “Prosseneta” cioè venditore di schiavi-demoni.

 


 

Fanno scempio della parola umana, la sbriciolano in fonemi incomprensibili:

 

Sevemarturcato

 

Lo scopo è torturare il cervello del certosino.

 

Ci ha tradito, ci ha tradito

 

Il certosino non è stato all’inciucio.

 


 

Il profeta, all’occorrenza, deve esporsi alle luci del palcoscenico, incurante di sé, vincendo ogni timidezza, uccidendo il Narciso che si sveglia in lui, irridendo l’orgoglio insorgente. In virtù della dedizione assoluta alla Causa di Dio, in forza della Gloria di Dio che lo alberga e lo invade. Non esiste per sé, ma per Lui. Ma i demoni non desistono.

 

Boria

 

“Boria” da borea, vento di tramontana, col senso di “aria(d’importanza)”. Aria appunto, alcuna sostanza.

 


 

Uccidi con la bocca

Tu sei diva

Il profeta uccide ciò che è inautentico nel dogma (non il dogma), nell’etica (non l’etica), nel potere (non il potere), nella prassi (non la prassi).

“Tu sei diva”: ami la notorietà, rompi il silenzio, sfoderi seni e coseni,puttaneggi, batti, avvinci, incendi, danni, devii il traffico, modifichi il corso della storia, l’andazzo della chiesa.

 

Lucciola di Dio

puttana del Cielo

mostro dell’Amore

noi, demoni, ti odiamo

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