martedì 29 settembre 2009

Nella foschia dello Spirito

Gerusalemme

sei lingua di Fuoco

che parla ai nostri rovi

 


In sogno adorò e cantò il Santissimo Sacramento.

 

Dio è la Fiamma silente che alimenta di Sé, di vita e di immortalità, ogni cosa.

 

L’uomo è “animale” (animato). Ogni cosa è “animale”.

 

Ogni cosa è spirito in modo peculiare. L’uomo in modo principe.

 

Lo spirito è soprattutto amore, poi conoscenza.

 

Per un giorno non udì gli Angeli. Ne fu rattristato ma si riprese prontamente focalizzandosi su Gesù.

 

Il suo spirito era un labbro che pronunciava appassionatamente il Nome, Abbà.

 

Lo Spirito Santo è effuso su ogni carne anche infraumana, animale e cosale.

 

Abitiamo nel corpo. Per Paolo è solo un’immagine? Come immagine empirica è preferibile all’immagine matematica dell’uomo come somma di corpo e di anima.

 

Dio è l’anima di ogni corpo, non solo umano.

Domenica 27 settembre. Angeli ultras, da stadio, gli cantano: la vittoria la vittoria la vittoria acquisterai.

 

Lunedì 28 settembre. Gli Angeli intonano: miserere. Poco dopo giunge la telefonata d’un amico devastato dal cancro.

 

In sogno lagrime d’adorazione.

 

Martedì 29 settembre. Arcangeli. Svegliato dalla certezza improvvisa di vederla, e la vede, la corona di spine. Regale, sfolgorante, nera. Alla punta di ogni spina corrisponde un micro-sole. Campeggia in alto, verso di lui, destinata a lui.

 

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