mercoledì 14 luglio 2010

Lunedì 12 luglio 2010. Mattino. Nel sonno il certosino erompe nell’eulogia: “Benedici anima mia il Signore. Tutto quanto è in te benedica il Signore”. La lode prosegue per tutta la giornata vitalizzandola.

 


 

Martedì 13 luglio 2010. In sogno, per sulfurea mediazione, il certosino visiona fondali erotici mai percepiti prima, estranei alla sua psiche, le mani ingolfate feticisticamente in fiumi di capelli d’oro. E sulle sponde fiori mostruosi e irriferibili. I demoni gli ingiungono:

racconta il Piacere

 

Ma il certosino si limita ad accennarlo.

 


 

Mercoledì 14 luglio 2010. Mattino. Ore 10. Il certosino si sveglia e svegliandosi sobbalza. Balenano 3,4 purganti, per i quali ha ripetutamente pregato, intuibili alle spalle e di profilo. Vanno verso il Sole.

 


 

L’Ellenismo trinitario (3 Persone, una sola Natura) e cristologico (2 Nature, umana e divina, sussistenti nell’unica Persona) non può essere liquidato. La sua strepitosa chiarezza è frutto dispeculazione superba. La nostra cultura scientifica tecnica economica finanziaria ha sequestrato quella speculativa, che dovrebbe essere appannaggio della cultura umana tout court. Di qui l’ateismo di massa.

 


 

Il culto eucaristico affonda le radici nella dimensione più profonda dell’Eucaristia, che è personalistica. La Persona di Gesù è realmente pane e bevanda. La dottrina della Transustanziazione è solo un aiutino filosofico, una stampella aristotelica. La verità è ben altra. Solo l’Interessato, il Cristo, la vive e la coglie. L’adorazione extra-liturgica del Pane eucaristico (e non del Vino eucaristico, per ragioni pratiche) è pienamente giustificata.

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