mercoledì 19 agosto 2009

Venerdì 14 agosto. Vigilia dell’Assunta. Sogno. La mia auto è in panne. Chiedo aiuto a un motociclista di passaggio, dallo scooter possente, bruno, sui 30 anni. In un battibaleno il giovane avvia il mio motore. Mi sveglio pieno di gioia e di energia. Dopo giorni di grigiore psicologico, alla vigilia dell’Assunta, ritrovo a lungo grinta e vita. Grazie a Gesù (bruno, trentenne, asciutto, solido, alto, agile, sereno, altruista, pronto, rassicurante, efficiente, determinato, determinante).

 

Patire amando è la più pura delle gioie. Teresina di Lisieux

 

Punture atroci alla fronte.

 

Il Cristo della visione motociclistica del 14 agosto 2009 non rivela dolcezza nei tratti del viso ma slancio altruistico, asciutto e deciso. Icona modernissima del Servo isaiano del Signore.

 

Il Gesù bambino, autoanimatosi il giorno della Trinità, nel grigiore festoso dei Suoi colori evidenziava un filo di giallo, quasi un pallore d’oro.

 

Suggestioni Eliotiane. Siamo dei subacquei, capaci di vedere la Luce solo nelle sue rifrazioni e luminescenze intra-marine. Palombari desiderosi di smettere ogni scafandro, ogni maschera subacquea.

 

Scivoliamo fra baluginii e infiniti specchi liquidi. Magi aurorali cammellanti verso il Giorno che esplode. Alla ricerca del mare perfetto, fatto di puro vibrare, senza onde e senza vento. Mare mentale, crespo di labbra senza volto, esse stesse Volto.

 

Stimmata lunare

in candore di stelle

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