mercoledì 28 luglio 2010

Giovedì 22 luglio. Ore 4,30 circa. Serrande chiuse. Nella mia stanza da letto chiarore misterioso di luna. Giochi di riflessi. Presenza tenerissima del Cristo-Crista.

 


 

Venerdì 23 luglio. In sogno ricevo la Comunione. Nel sonno adoro il Signore eucaristico. Ne sono assorbito.

 


 

Domenica 25 luglio. Mattino. Mi sveglio. Sul lato destro del letto, fugacissima, una donna. In esodo dal Purgatorio. Mi volge le spalle, volta com’è alla Luce.

 


 

Lunedì 26 luglio. Mattino. D.Paolo Forleo, un prete di Monopoli, defunto da anni, lo invita in sogno-visione a recitare con lui l’Ave Maria. Il certosino ne intuisce la condizione paradisiaca, allusa dall’interno grandioso della Cattedrale di Monopoli.

 


 

Satana più volte, nella morsa dei dolori fisici, lo tentava di suicidio.

 


 

Qol (dall’ebraico: Voce). Il nome che il certosino diede all’angelo del 9 giugno del 2010. L’angelo del monosillabo misterioso. L’angelo del Suono, dello Spirito, della Profezia. Il suo angelo peculiare, “professionale”.

 


 

Carlo Ferrari, l’antico magnifico vescovo di Monopoli, in sogno gli annuncia di intercedere per lui. Il suo grado di gloria è eccelso.

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