mercoledì 29 agosto 2007

Estate desnuda. La luce dei corpi s’eclissava alla luce dei corpi futuri, gloriosi.

 

Al Cantico dei cantici si arriva attraverso le asperità dell’Esodo.

 

Il Regno dei cieli (il Cantico dei cantici) è oggetto di autoviolenza e di ascesi (Esodo).

 

Lo psicopatico sessuale represso (?), della città dei tori, scrive e strabilia: un prete (don…), che salva migliaia di giovani dalla droga, è perdonabile se ne “tocca” qualcuno.

 

Il credente può solo testimoniare, ma non dimostrare l’Oggetto della sua fede.

 

La chiesa di Ratzinger imbastardisce la fede facendola passare per ratio recta. Grazie a questo travisamento sulfureo può imporsi e imporre.

 

Secondo lo Zohar, il libro più venerato dellaKabbalah, Dio non ha scacciato Adamo ed Eva dall’Eden, ma ne è stato scacciato. Il compito dell’uomo è reintrodurLo.

 

Sempre secondo lo Zohar, il Diluvio è ancora in atto. Se non se ne è consapevoli, ci sommerge. Molti eventi biblici sono ancora in corso.

 

La Kabbalah è galatticamente stupenda: la Bibbiaè teologia, discorso sulla natura di Dio. Abramo, per esempio, è la proiezione letteraria di quell’attributo di Dio, che è la Bontà.

 

A lui sveglio apparve la orante: gli sorrideva dal cuore di una stella.

 

Era giovane prete. Influenzato dalla vicenda dei pastorelli di Fatima, rinunciò, quella volta, alla solita caramella per salvare un’anima dall’Inferno.

Spense la luce per addormentarsi ma fu immediatamente terrore. Un mostro invisibile aleggiava su di lui, alitando sull’organo.

Si riprese solo in qualche modo il giorno dopo confidandosi a un suo amico prete. Per vari mesi lasciò la luce accesa, prima di addormentarsi.

Nella sua vita fu provocato, non autoprovocato, da donne e da uomini, in contesti incredibili.

 

Dio può chiamare un’anima a un Amore folle e al conseguente martirio dei propri sensi.

 

L’uomo è soprattutto spirito. Come ogni cosa.

 

Dio ha voluto per anni il popolo ebraico nel deserto ma per plasmarlo e affinarlo. Il deserto significa intuito, emozione, nuovo senso delle proporzioni, essenzialità, ospitalità, adattamento. Con questi “sensi” si incontra Dio ovunque, anche fuori del deserto.

 

Mosè morì intravedendo la bramata Terra promessa. Ma quanto più vedendo il più bramato Dio.

 

Quanto amava quel popolo plasmato dalla bellezza e dalle ambasce del deserto.

 

Mentre recitava la corona, una zampa invisibile ghermì e serrò la sua mano.

 

Sua madre lo lavava, bambino di tre anni, in piedi e nudo nel catino. Gesti tranquilli e teneri. Gli disse: che farai, quando io non ci sarò più? Morì cinque anni dopo.

 

Sua madre è apparsa in sogno parecchi anni dopo a una giovane donna, annunciandole con garbo e tristezza la sua prossima fine. Così è stato.

 

Durante la visione di Bambi di Walt Disney, il bambino profeta sperimentò visse anticipò la morte di sua madre. Una fucilata orrenda stroncò cerva, cerbiatto, piccolo.

 

Sua madre gli aveva trasmesso il senso dei morti, senza manicheismi. Tutti i morti andavano amati.

 

Alla nascita, il futuro profeta, consacrato tale da Gesù Eucaristia, fu adagiato in una madia.

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