mercoledì 8 luglio 2009

Lunedì 6 luglio. Turbarono con gentilezza il suo sonno sussurrando nell’orecchio destro, opposto al cuscino, la sigla del loro canto a Maria: “Signora”.

Gli angeli non sono solo gli inviati di Dio, ma anche di Maria: rifletté per la prima volta il certosino, sulla scorta della sigla angelica.

 

Il certosino si stava orientando a non usare la bandana almeno nel suo paese per non passare per infetto o per stravagante, soprattutto dopo la calunnia episcopale di esaurimento.

 

Manca alla chiesa cattolica e nella chiesa cattolica il ministero ufficiale della guarigione fisica: è gravissimo.

 

Idem, e più gravemente, per il ministero profetico. Sovrabbonda invece il ministero teologico, favorito dalla ellenizzazione sempreverde della chiesa.

 

La Cristologia è frutto di speculazione sublime. Noi post-moderni siamo complessivamente antispeculativi, anche se geniali sul piano scientifico-tecnico. Ma genialità non significa sublimità. Di qui la crisi della cristologia e, con essa, la crisi dell’umanesimo. Di qui un mondo piatto e noioso. Antropologicamente freddissimo, nonostante il surriscaldamento climatico.

 

Il mondo umano terrestre è commisto di Ragionamento e Intuizione. Il mondo umano paradisiaco è solo Intuizione e Gioia.

Il mondo umano infernale è pura Razionalità e Odio.

 

Il Purgatorio è il mondo del compimento della maturazione umana e spirituale. Dal suo crogiuolo si esce perfettamente maturi per la Visione di Dio e delle cose in Dio e attraverso Dio.

 

Quanto dura il Purgatorio? In linea di principio può durare anche un attimo. Ma l’attimo escatologico non è l’attimo terrestre.

 

Oggi sarai con Me in Paradiso”, dice Gesù al giustiziato. Chi può scrutare la reale durata dell’oggi di Dio?

 

Santo Curato d’Ars: “…Mio Dio fammi la Grazia di morire amandoTi e sapendo che Ti amo”.

 

L’ultimo sì di Maria fu sul letto di morte e fu gaudioso. Quante grazie attendono gli Amanti che chiedono all’Amore i suoi favori più sublimi attraverso il sì gaudioso ed estatico di Maria, non solo attraverso l’ambascia del sì di Nazaret e del Golgota.

 

L’estasi genuina anticipa l’Estasi escatologica. I credenti-Amanti ne sono meravigliosamente sempre sul bordo, anche quando affogano nel Getsemani.

 

Getsemani, giardino dell’Amore agonico. So che dai direttamente sul giardino del Sepolcro e della Risurrezione.

 

Lei a lui: sono triste perché piove.

Lui: piove perché sei triste.

 

Ormai gli Angeli si limitavano nel dormiveglia a sussurrargli divertiti parole inafferrabili. Lo scarsissimo sonno del certosino fu rispettato. Sì, parole inafferrabili, veicolanti in compenso la certificazione della loro affettuosissima permanente presenza.

 

Questa vivissima comunione col mondo Trinitario e angelico, l’esperienza del mondo satanico e demonico sono frutto di una strenua purezza sessuale. Quante occasioni e proposte disattese. Quante suggestioni seduttive eroicamente superate. Quante sirene e sireni, pronti all’usa e getta, respinti. Soffocando nella Fede e nell’Amore il tremore di tutto l’essere.

 

Suo padre, alla morte di sua moglie, sposò sua cognata. Lo fece solo per amore dei suoi bambini. Innamoratissimo com’era della madre del profeta.

 

M.Q. un giorno gli confidò: “Ho sentito i tuoi genitori insieme, felici”.

 

Lo stimmatizzato si esponeva salutisticamente al sole, sottratto alla vista dall’alto grano. Alla presenza dei Tre Divini. Con una Sony.

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