MONS. DOMENICO PADOVANO

Il MO.CO.VA. (Movimento Concilio Vaticano II) e tutte le Comunità Cristiane di Base italiane, nel XXIX Incontro Nazionale delle Comunità Cristiane di Base, tenutosi a Chianciano, dal 23 al 25 aprile 2005, sul tema «Comunità: segni di convivialità nella storia. Percorsi conciliari a 40 anni dal Vaticano II», con profondo sdegno stigmatizzano l’insistita, ventennale, diffamatoria calunnia perpetrata da mons. Domenico Padovano, vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli, nei confronti del fondatore del MO.CO.VA., Sac. Dr. Franco Ratti, tacciato, ufficialmente presso la Santa Sede e in privato coi fedeli, di esaurimento nervoso, esponendo al ridicolo e al disprezzo la sua esperienza spirituale e profetica.

Calunnia volta a distruggere, in realtà, presso i fedeli sprovveduti, la figura e le idee progressiste e riformiste del suo fondatore, fatto passare per anticattolico, dando sostanzialmente dell’eretico a tutta la cultura laica e a tutto il progressismo riformistico cattolico mondiale.

Mons. Padovano ha sostituito i roghi fisici coi roghi psichici, l’arte della verità con le arti della denigrazione e della menzogna.

Pertanto inoltrano la più vibrata protesta alla Santa Sede contro un vescovo, che ormai da tempo agli occhi di tutta la diocesi appare puro funzionario.

Invocano provvedimenti.

Questo comunicato è oggetto della più ampia diffusione internautica, concernente peraltro testate giornalistiche italiane e straniere, personalità ecclesiastiche e laiche, intellettuali, vescovi e centri cattolici, ordini religiosi maschili e femminili, ambienti evangelici ed ebraici, movimenti giovanili, siti culturali e politici. Sarà inviato, dopo la sua diffusione, alla Congregazione per la dottrina della fede e alla Congregazione dei vescovi.

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