sabato 14 aprile 2007

Nichi Vendola: “Ho nostalgia del Concilio Vaticano II, di una Chiesa che incontra la storia non per bastonarla, certo anche per indirizzarla, educarla e accompagnarla, ma con la carezza di Dio e non con la sferza del dogma e della dottrina”. Sul family day: “…i Vangeli sono pieni di parole sferzanti nei confronti del familismo”.

 

La fede senza la mistica è fredda e sterile. La mistica senza la fede è una melassa.

 

La più grande soddisfazione spirituale del certosino, alla fine della sua vita: aver contribuito al Vero e al Bene, al Vero buono e al Bene vero. Se Dio non esistesse, esisterebbero il Vero e il Bene. Se Dio non esistesse, esisterebbe Dio.

 

Incontro interreligioso di Assisi, di cui tanto si blatera a lode di Wojtyla. Ma il Karol non avrebbe mai partecipato a un incontro interreligioso presieduto dal Dalai Lama.

 

Finalmente grazie a Ratzinger Wojtyla è smascherato: tutto il suo pus ideologico cola attraverso le bende sontuose del suo pontificato unilateralmente, oscenamente umano, fallico anche nella sequenza finale e doloristica della sua vita. Il Medioevo è ben più dignitoso e spirituale. Del suo esemplare polacco.

 

Non ho ancora letto il libro di Ratzinger su Gesù, ma già ne avverto sin nelle ossa l’intima sheolica freddezza.

 

La verità e l’umanità al di sopra della democrazia, di questa democrazia serva. Al di sopra, e, se necessario, contro.

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