sabato 17 marzo 2007

Papà, quanto sei bello.

 

Il sistema romano può e vuol essere profetico solo erga alios et aliud, mai erga se.

 

La profezia romana è una partita da giocare sempre e solo fuori casa.

 

La sapienza di Martini ha qualche guizzo di profezia intra-ecclesiale ma per ricomporsi subito dopo confermando il sistema.

 

Soprattutto lo spirito sente, non solo il cuore.

 

Un intimo di Martini confidò al novizio: non è coraggioso.

 

Il vero Martini non è quello ufficiale.

 

Don Tonino Bello ebbe a dirgli: già ora suscito il turbamento romano, figurarsi se cantassi gregoriano.

 

A che pro la circoncisione della carne se non è circoncisione dello spirito? A che pro il battesimo in acqua se non è insieme battesimo nello Spirito? Le turpitudini sacramentali di Roma.

 

I sacramenti di Gesù (Battesimo e Cena) anzi il sacramento di Gesù (la Cena) sono stati sommersi nel sacramentalismo della maliarda.

 

Sul piano sacramentario romano furoreggia il politeismo.

 

Contro il politeismo sacramentale devono intervenire la semplicità e l’univocità evangeliche.

 

La Cena è diventata l’icona del sacro e del potere. Da convito fraterno e intimo. Non date le perle ai porci: Lui disse. E Wojtyla, l’ubbidiente, aprì le sue messe anche ai demoni.

 

Dire che Dio perdona gli uomini solo se oggetto del sacramento riconciliativo, è più che eresia: è scempiaggine perché fa scempio della verità.

 

Occorre un nuovo concilio, ispirato a criteri prioritariamente evangelici, per archiviare come relitto medievale definitivamente, chiaramente (senza le ambiguità del vaticano II) e tecnicamente la costituzione papacentrica della chiesa romana.

 

Un nuovo concilio, più mirato preciso precisivo, a partire dallo spirito evangelico del vaticano II.

 

I guasti ecclesiali di Wojtyla alle coscienze, ignare, e alla chiesa sono incalcolabili. Solo una storia terribile prossima ventura e una ecologia da incubo indurranno crani curiali, cardinalizi, episcopali a invocare sinceramente il Cristo del Vangelo e il Vangelo del Cristo.

 

Wojtyla poteva produrre solo dei fans, durevoli solo lo spazio d’un mattino.

 

O la chiesa cattolica porta realmente a Dio o è perduta. Solo coloro che non amano la verità e non vogliono incontrare realmente Dio sono e saranno i suoi seguaci.

 

A moltissimi nella chiesa cattolica non interessa la verità ma l’esperienza religiosa o il tradizionalismo etico.

 

La cattolica rischia di essere l’ultimo lido di coloro che non amano né vogliono pensare. La chiesa dei pensierini e delle emozioncelle. La chiesa di Castro.

 

Moltissimi cattolici oggi potrebbero passare tranquillamente ai Testimoni di Geova se questi, per assurdo, ospitassero il culto dei santi e delle immagini. Fortunatamente i giovani differiscono dai loro padri. La meteora Wojtyla è ormai cosmico cascame.

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