sabato 28 novembre 2009

Bestemmie culi-narie
Ave Maria
luce del cielo
Ave Maria
cu.. del cielo
Ave Maria
luce del cielo
Ave Maria
cu.. del cielo
Ave Maria
luce del cielo
Ave Maria
    cu.. del cielo….
Sacro Cuore
      Cu..
   „      Cuore
      Cu..
         Cuore
      Cu..
Ave Maria
regina del cielo
Ave Maria
regina del cu..
Ave Maria
regina del cielo
Ave Maria
regina del cu..

Ripetono ossessivamente al certosino:
Imboscato
Fragile
Malato
Matto

Gli gridano:
A morte
Sei entrato nel nostro letto

Alle 2,50 di venerdì 27 novembre cantano, dileggiando la consacrazione profetica:
M’ha parlato il Splendor
                 triste
                                             „     triste triste….

All’infinito. Sempre più sottilmente, sempre più internamente, sempre più crudelmente, specialisticamente, implosivamente. Il certosino contrasta le psico-tecniche implosive con la profezia-scrittura. Ode e trascrive. Il certosino sa di certezza assoluta, guadagnata e riguadagnata per fede, che le Voci non possono nulla. Appartengono al mondo dell’impotenza e in qualche modo della irrealtà. Sono niente eppure sono. Sono eppure sono niente. Eco similoide della Voce cristica dello Spirito.

Sabato 28 novembre. Le Voci:
E’ giorno prefestivo
Presto, presto
Hanno l’incubo del Giorno del Signore, che frena e stempera l’azione diabolica sugli uomini. Devono riversare prima della domenica la loro collera sul certosino.

Signore
liberami dagli opposti:
dal piacere esotico dell’Inferno
dal suo terrore

Sabato 28 novembre. Una donna, vestita di nero (= defunta), un’anima bella, gli confida: quando lavoravo in ufficio, in pieno giorno eccoti all’improvviso buio e freddo: era lui. Invano il certosino s’interroga sulla sua identità.

I demoni acclamano Benedetto XVI:
Viva il Papa

Gli ultimi giorni del certosino si snodano nello splendore dell’Immacolata, goduta nella sua festosissima essenza di luce.

Lo Spirito Santo, come sposo di Maria, è lo scrigno della gioia e delle gioie finali del certosino. Egli è la cristica conchiglia che sussurra al cuore giubilante del certosino: Abbà.

I dannati si odiano e odiano. Non odiano l’Odio.

I demoni
sentono il Paradiso come Inferno
l’Inferno come Paradiso.
Si crogiolano in se stessi.
Si beano di sé.
C’è un paradiso infernale
come già in nuce sulla terra

Un’esperienza notturna del 1979, a Roma, in via Giulia, presso Betania del Sacro Cuore. Venne svegliato da una voce interiore, autoprofetica e perentoria: uno dei s…. più mariani. Il novizio gesuita non fu entusiasta del primo membro (s….) del sintagma quanto del secondo (“più mariani”).

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