sabato 31 marzo 2007

Solo una chiesa di ghiaccio disprezza le lagrime di Maria e il sangue degli stimmatizzati.

Solo una chiesa dura di cuore disprezza lo Spirito e le Sue manifestazioni.

 

Dio soffre in modo sublime.

 

Se Dio è Amore, è felicità.

Se Dio è Amore, è infelicità.

 

La Madre di Gesù lo accompagnava nel suo silente cammino verso la Passione ufficiale.

 

Difendeva istintivamente la vita e la razionalità dal montare della Passione nelle sue carni, nel suo cuore, nel suo spirito.

 

Il carisma di Ratzinger è l’anticlericalismo da Lui stesso generato.

 

Dio soffre da Dio, non da uomo.

 

“Beati quelli che piangono” perché Dio stesso “piange”.

 

Dalla com-passione biblica di Dio bisogna evolvere alla Passione metabiblica di Dio.

 

Siamo salvati per essere salvatori. Soprattutto Maria, salvata, diventa in Gesù salvatrice.

 

Il Servo sofferente di Isaia non è solo l’icona del Cristo crocifisso ma grazie a Lui e in Lui è la nostra icona più vera. Le nostre ferite, nell’Amore che è Lui, guariscono l’umanità.

 

Guariamo gli altri grazie all’Amore, non grazie al dolore. Ma l’Amore genera dolore.

 

Di Dio si può parlare e pensare solo in modo paradossale.

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