sabato 8 marzo 2008

Gesù, mia solidità.

 

Dato l’in-decente sviluppo demografico, perché non immaginare coppie affiatate sessualmente, escludenti la fecondità?

 

Non ha senso la polarizzazione omo-etero, non ha senso nessuna schedatura sessuale. L’essere è sempre concreto, e perché concreto, sempre sfuggente a ogni ordine mentale.

 

Il sesso reale, e non ideologico, fa parte dell’identità plurale dell’individuo. Non è un assoluto. Si dovrebbe dire, per esempio: sono ingegnere, surfista, omo, eco, veltroniano, non mi piacciono le cravatte, indosso ai piedi Valleverde, ecc. Questa operazione linguistica restituisce al sesso la sua giusta intravalenza.

 

Il cattolicesimo, insieme al protestantesimo tradizionale, deve distinguersi e distanziarsi dal protestantesimo evangelicale per la capacità e l’afflato dialogico.

Non siamo i militi del Cristo ma i Suoi amici, generatori e moltiplicatori della Sua amicizia.

 

Il cattolicesimo di Benedetto XVI è sulla china del protestantesimo evangelicale.

 

Posso uscire di macchina in questo momento? Chiese il certosino all’autistico che guidava.

L’autistico annuì. Ma il certosino non si fidava.

In quel momento sfrecciò una macchina accanto alla portiera.

Il certosino chiese all’autistico: come mai hai detto di sì? Risposta: volevo dirti di no, ma sono stato costretto mentalmente a dirti di sì.

 

Cicely Saunders: “il tempo non è questione di durata, ma di profondità.”

 

Benevento, giovedì 19 agosto 1982, ore 18,25 (festa di s. Giovanni).

Tre visioni consecutive di una mistica di Pietrelcina.

“Ero in chiesa. Una signora mi avvisa che la s.Messa sarà celebrata con mezz’ora di ritardo. Mi inginocchio e mi immergo nella preghiera, entro in contemplazione.

1)     Vedo con chiarezza Gesù crocifisso. Tu sei ai piedi della croce. Gesù agonizzante ti fissa e ti dice: “Dammi da bere.” Tu rispondi: “Sì, Signore.” Hai le mani alzate, in esse ben visibili due fori a forma di rombo.

2)     Subito dopo vedo ancora: Gesù indossa una tunica bianca e ti dice, posandoti la mano sulla spalla: “Tu sei la Mia gioia, la Mia delizia. In te MI compiaccio. Ti farò soffrire molto, ma tu sei la Miaconsolazione. Ti renderò grande davanti a Me e davanti agli uomini.”

Hai risposto: “Sì, Signore. Sia fatta la Tua volontà, sia fatta la Tua volontà, sia fatta la Tua volontà.”

3)     Terza visione. “Siamo in una chiesa molto grande. Gesù crocifisso ti presenta una schiera immensa di anime ben ordinata, persone di ogni età, ma soprattutto giovani, che occupano la lunga navata centrale e la gradinata esterna.

Gesù ti invita a guardare indietro. Il tuo sguardo non può contenere questa folla tanto fitta. Soggiunge: “Questa schiera ha bisogno di te. Io te l’affido.”

Tu ti mostri un po’ pensoso ma Gesù: “Io sarò sempre con te, alla tua destra.”

 

Torino, 11 gennaio 1983, ore 10,10.

Gesù parla del profeta alla orante in preghiera di fronte al tabernacolo.

 

Gesù: “Si tenga disponibile e farò di lui un capolavoro del Mio Amore (breve pausa).

Gli uomini vedranno in lui la Mia potenza e la Miagrazia.”

Orante: “Avrà molto da soffrire?”

Gesù: “Sempre! Il tempo della sofferenza passa velocemente…la Mia gloria non ha fine.”

Orante: “Gesù, cosa deve fare?”

Gesù: “Amare e tenersi sempre disponibile.

Nell’Amore e nella disponibilità c’è tutto, c’è tutto.” Ripete.

Orante: “Gesù, devo farglielo sapere?”

Gesù: “Sì, subito, presto.”

Orante: “Perché?”

Gesù: “Lui lo sa.”

Gesù, scrive la orante, parlava scandendo lentamente, con gravità, cioè con autorità piena di Amore, ogni Parola.

 

Frattanto il futuro profeta aveva maturato la decisione, tutta interiore, di lasciare la Compagniaper dedicarsi al mandato profetico. La orante non lo sapeva, ma lo sapeva il suo destinatario.

 

Il senso del dialogo deve impastarci di sé, altrimenti siamo nella temperie psicologica evangelicale: violenza e odio sub specie democratica, sotto le apparenze della democrazia. Odiamo, facciamo odiare e siamo odiati.

 

Il massimo tempio della cattolicità non è dedicato a Cristo ma a Pietro, non al Pietro storico ma a quello ideologico. Il massimo tempio della chiesa è dedicato alla chiesa, al suo sé peggiore, assolutistico e imperiale.

 

La differenza tra i Testimoni di Geova e gli Evangelicali è solo dottrinale: lo spirito è identico.

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