Rispondo alla lettera stupita del signor James V. Caldarola di mercoledì 8 dicembre: perché parlare di furto ebraico della terra, se questa è stata promessa da Dio stesso?
Rubare lo spazio vitale a chi ne ha magari la stessa necessità non è un’infamia, bensì un odioso diritto. Sono titolari di tale diritto anche quegli ebrei biblici, cui Dio promette la terra: alcune migliaia di ex-schiavi in fuga dall’impero egiziano.
Caro Caldarola, la Bibbia è parola di Dio perché parola dei poveri, l’urlo di Dio perché l’urlo dei poveri, di tutti i poveri, compresi i palestinesi. Anche ad essi Dio ha promesso la terra.
A crederlo fermamente è un ebreo, al 50%, per via materna.
Sac. Dr. Franco Ratti
Riportato da:
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Il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 13 dicembre 2004
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Il periodico “Portanuova” – n.69 – Dicembre 2004
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