La recentissima lettera di Tettamanzi ai suoi fedeli, al di là dei toni cordiali, ribadisce la dottrina cattolica: il divorzio è moralmente inconcepibile per la chiesa.
Chiedo: è inconcepibile anche per il diritto naturale, così caro alla chiesa magisteriale?
E’ inconcepibile anche per la ragione, così incensata da Ratzinger?
E’ inconcepibile per lo stesso Gesù, garantista e liberale con le donne del Suo tempo, legalmente esposte alle lune dei loro mariti-padroni? Antidivorzista per amore della parte lesa, minacciata di fame e di prostituzione?
Sac. Dr. Franco Ratti
Inviata:
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