lunedì 3 marzo 2008

Dio è Alfa, Via, Omega. Alfa o Principio o Padre. Via o Cristo. Omega o Termine finale o Spirito Santo.

 

Cantavano le gomme sull’asfalto fuso dal sole, mentre il certosino si scioglieva nel Fuoco dei Tre Amanti.

 

“Abbà”: gemeva il certosino, gemeva l’umanità tutta. Il certosino, nella comunione eucaristica, era divenuto umanità. L’umanità era divenuta il certosino.

 

Canto e fuoco.

 

24 settembre 1982. Così scrive la orante:

“Qui davanti a Gesù Ti prometto che nel Silenzio e nell’Amore di Gesù Crocifisso, nel Silenzio e nell’Amore di Gesù Eucaristia, in comunione con la Vergine, nostra Madre, Maria ss., in preghiera e nell’Amore Ti seguirò ovunque tu vada, portando in silenzio nel più profondo del mio cuore un solo desiderio, che racchiude in sé tutti i desideri del Padre: che lo Spirito Santo di Dio Ti trasformi in Gesù, nello stesso Gesù, che per aver insegnato agli uomini la Via, la Verità e la Vita per andare al Padre, fu da essi Crocifisso.

Questo è amarTi con il Cuore e l’Amore stesso di Cristo Gesù.”

 

21 aprile 1978. Il novizio, prima di diventare assistente di p.Riccardo Lombardi, malato, riceve questa profezia della orante torinese, ignara dell’incontro:

“Anche se il Signore ti darà il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione, tuttavia non ti terrà più nascosto il tuo maestro.

I tuoi occhi vedranno il tuo maestro e le tue orecchia sentiranno: questa è la strada, percorretela (Is 30,20).”

 

9 luglio 1982. L’avvocato procuratore Armando Ricca, profeta all’interno del Rinnovamento Carismatico torinese, scrive al novizio la parola affidatagli da Gesù:

“Io ti amo, ma tu non Mi ami come Io voglio da te, perché tu ami ancora i tuoi idoli. Contempla la Miacroce e metti tutto te stesso, la tua mente, il tuo cuore, il tuo intelletto nel Mio costato trafitto.

Io ti darò l’intelligenza di comprendere gli idoli, che tu devi togliere, tagliare nettamente e buttare nel braciere del Mio amore. Dopo di ciò e dopo che tu avrai fatto questo, Io ti darò una sapienza, che nessun’altra creatura potrà avere e le genti verranno a te   per attingere a questa sapienza.”

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