Vito Mancuso dice grosse verità, ma non la verità. Non si può gettare via con l’acqua sporca il bambino.
Come si può deprezzare e disprezzare l’escatologia apocalittica a fronte degli scenari da incubo, che la maggior parte degli scienziati prefigura imminenti per la terra? A fronte di emergenze già in atto e irreversibili?
Ridurre il cristianesimo alla verità (il vero e il bene), rimuovendo la Verità, il Dio Incarnato, ci rattrista prima di deluderci.
La speranza è il motore della storia e della scienza.
Il cervello è duale. Mancuso ne amputa l’emisfero emozionale e relazionale.
Il logos è anche pathos.
Il presente è sempre versus il futuro, come il Figlio è sempre versus il Padre.
Il futuro mobilizza e vivacizza il tempo.
Il razionalismo è sempre morbosamente attratto dall’Im-personale.
Se Dio non è Tri-personale, non è Personale. Se non è Personale, non è Dio.
Il passato di Gesù è Dio. Il presente di Gesù è Dio. Il futuro di Gesù è Dio.
Il tempo è il dispiegarsi dell’eternità, come la materia è il dispiegarsi dello spirito.
La madre di Gesù è Dio.
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